Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca

Seneca, Hercules Oetaeus, vv. 26 ss.; 836 ss.

Argomenti:

esegesi di HOE 26-27: contrapposizione tra l’unicità fisica di Ercole (una manu) da una parte, l’implicita tricorporeità di Gerione e il numero dei centum populi di Creta terrorizzati dal Minotauro dall’altra; in HOE 28-30 tradurre iratis deis non licuit esse con «gli dei non hanno avuto modo di scatenare la loro colle-ra»; in HOE 31 leggere animo novercae al posto di animum noverca; attribuire il v. 841 a Deianira seguendo E

Testo in latino: No
Rivista: Vich
Numero rivista: XIV
Pagina rivista: 343-350
Codice scheda: 1985.61
Parole chiave: Critica testuale, Esegesi
Opere citate: HFU 26-32; 836-841